domenica 24 agosto 2008

Recensione: Museo delle miniature di Montelimar


Devo solo premettere che quello che scrivo è la mia personale opinione, non pretendo di dare un giudizio valido per chiunque, posso solo dire le mie impressioni e descrivere ciò che ho visto.

Un caldo giorno d'agosto del 2008 sono finalmente riuscita a visitare il mio primo Museo delle miniature!

Dovete sapere che sono presa in giro dalle mie “colleghe” miniaturiste di Genova in quanto spesso ho manifestato l'idea di creare un museo di miniature a Genova, che secondo me avrebbe successo e arricchirebbe la nostra città eccetera eccetera (potrei andare avanti per ore).

Ma di fatto, fino ad oggi non avevo mai neanche visitato un museo di questo genere: ne avevo solo sentito parlare.

Ed eccomi infine pronta a visitare questo piccolo museo che si trova nella graziosa cittadina di Montelimar, nell'alta Provenza, dove praticamente ogni negozio vende torrone (buonissimo) e l'unico negozio di modellismo (piccolo) ha solo i soliti giochi di ruolo, trenini e giocattoli, e niente del nostro genere. (Mi aspettavo chissà che...)

Nelle foto vedete la targa che illustra ai visitatori il Museo, e la vostra inviata speciale mentre varca la fatidica soglia. E le foto finiscono qui, perchè all'interno è assolutamente proibito fotografare!

Paghiamo il biglietto, 4 euro adulti, cerco di attaccare discorso con i due giovani alla biglietteria, con scarso successo perchè da bravi francesi addetti ai turisti non capiscono altro che la loro lingua e a quanto vedo sembrano impiegati del comune e non interessati alle miniature, ed entriamo.

Prima impressione: tutto qui?

Impressione finale: era davvero tutto qui.

Non che sia brutto, che le opere siano scadenti o altro, ma è VERAMENTE piccolo.

Andiamo con ordine: l'ambiente è molto bello, una antica cappella al cui interno, con una ardita soluzione architettonica è stato realizzata una costruzione in acciaio a tre livelli che offre un discreto spazio espositivo. Mi è piaciuto anche, da architetto e da miniaturista, il modellino in legno dell'ambiente posto in posizione centrale.

Le miniature propriamente dette sono al piano terreno.

Attorno, lungo le pareti dell'ambiente, in belle cupole in plexiglas con apposito visore tipo microscopio, ci sono le opere di un artista croato che realizza oggetti microscopici, come dipinti su chicchi di riso, scacchiere o gioielli realizzati dentro minutissimi semi, dodici piccolissimi cammelli che passano nella cruna di un ago e così via. Oggetti curiosi, interessanti, mirabili, ma che non mi hanno smosso più di tanto. La cosa più interessante per me è la cupola con gli attrezzi che l'artista usa per realizzare le sue opere: minuscoli taglierini, pennellini, pinzette ultrasottili che mi hanno stimolato a modificare i normali strumenti rendendoli più adatti ai nostri usi.

Finalmente, all'interno di appositi spazi ben illuminati, vi sono le vetrine delle miniature propriamente dette, che come scritto (in francese) su appositi cartelli, sono curate dall'Associazione dei miniaturisti francesi, e saranno circa 12.

Ricordo bene:

Un ambientazione con Mozart bambino al clavicembalo, un'arpa e diversi mobili stile '700 ben eseguiti.

Una serra-giardino d'inverno con stile non ben definito ma ricca di particolari e oggetti e molto curata nell'allestimento.

Una cesteria con i cesti (in miniatura) più belli che ho mai visto, precisi e realizzati con filo molto sottile, veramente realistici.

Un ambiente moderno, salotto e soggiorno, gradevole ma semplice, con bei pezzi in ceramica.

Una dollhouse stile cottage, niente di eccezionale,

Alcune bambole scala 1:12 che non posso giudicare dato che non mi appassionano le bambole, queste avevano la caratteristica di avere i vestiti realizzati con carta, molto belli e dettagliatissimi.

Alcune ceramiche tipo fantasy, topolini e funghetti realizzate da una ceramista francese.

Al piano soprastante: alcune vetrine con miniature dipinte, del '800, realizzate su avorio, su ventagli, su ciondoli.

All'ultimo piano: la stampa in miniatura dei francobolli: come si realizza un francobollo che riproduce un'opera d'arte antica o contemporanea.

Fine del museo.

La mia opinione: se ci passate potete fermarvi, il paesino è grazioso e piacevole, il museo in sé è veramente piccolo e soprattutto sembra voler accontentare troppe categorie (filatelici, amanti delle belle arti, turisti curiosi sfaccendati...) ma di ambienti in miniatura c'è veramente poco, e quel poco non di una qualità straordinaria, mi stupisce che sia curato da una associazione nazionale di miniaturisti...non si fanno una grande pubblicità devo dire.

Sono comunque stata contenta di averlo visitato, mi ha fatto piacere vedere le “nostre” creature esposte al pubblico pagante, trattate alla stregua di opere d'arte.

Inoltre mi ha stimolato vedere le realizzazioni di altri miniaturisti, potermici confrontare ed ammirarne la creatività.

Nei giorni successivi ho avuto modo di visitare anche il museo delle miniature di Lione. Tutt'altro livello!

A breve ne pubblicherò la recensione.


2 commenti:

  1. ciao Ro!!! piccolo paese piccolo museo...no !!!
    a parte gli scherzi, l'importante è che si trovino amanti di questo genere che possano avere gli spazi per far conoscere, anche al turista distratto, le nostre beneamate "mini"
    Terry

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  2. ho sbagliato pagina non mi contate come lettrice!!! :P

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